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Benuzzi: "I miei ragazzi non mancano di carattere!"

4 Novembre 2017

Domani alle 14:30, presso lo stadio Tullo Morgagni, i Galletti scenderanno in campo contro la Sammaurese, nella 13° giornata di Campionato in serie D.

Questa mattina abbiamo fatto alcune domande al mister Benuzzi, che farà domani il suo esordio in casa biancorossa: “Domani avrò la fortuna e il piacere di sedermi sulla panchina del Morgagni; sono emozionato ma ho sensazioni positive. Questa settimana abbiamo lavorato sodo, ai miei ragazzi ho chiesto che raschiassero il fondo del barile e, salvo qualche eccezione, son tutti ragazzi di vent’anni quindi hanno le batterie cariche”.

Mercoledì non è stata una giornata positiva per il Forlì, che ha perso contro il Tuttocuoio: “Io sono andato là con le intenzioni di sentire mia la squadra, la dimostrazione è che ho cambiato modulo e giocatori. Il modulo ha consentito un solo tiro in porta degli avversari; abbiamo battuto più angoli e tirato più in porta rispetto a loro. A parte il fatto che non ho ancora deciso se cambiare di nuovo lo schema perché ne abbiamo provati diversi, mercoledì siamo partiti con il 4-3-3 poi dopo siamo passati al 4-2-4 per finire con un 3-3-4. Non è una questione di numero e di moduli ma è una questione di atteggiamento. Capisco che diventava difficile mercoledì, però domani è un altro giorno, vivere di passato che ci serva da esperienza ma niente di più”.

“Della partita di mercoledì non mi ha lasciato soddisfatto niente – prosegue l’allenatore - non avevamo lo stato d’animo giusto, il comportamento di alcuni tifosi avversari non merita commento. Questa partita ha solo evidenziato dei difetti su cui dovremo andare a lavorare”.

Domani la squadra avversaria è tosta: “Nutro rispetto per la Sammaurese, ho avuto il piacere di assistere due domeniche fa alla partita contro il Rimini e ha fatto una buonissima prestazione”.

Domani gli assenti saranno Falco che è squalificato, Galeotti e Radoi che sono infortunati.

“I miei ragazzi non mancano di carattere – conclude Benuzzi -ma il calcio è fatto di tanti altri aspetti. Il Forlì ha bisogno di un po’ di fortuna per guadagnare quest’autostima. Il lavoro dell’allenatore è a 360 gradi; deve pretendere che le cose siano fatte al meglio, che i giocatori siano i migliori. Gli allenatori devono fare in modo che la squadra faccia le cose in una determinata maniera perché altrimenti l’avversario arriva prima, vedi mercoledì scorso. Si può sempre migliorare, bisogna lavorare in tutte le sfaccettature”.

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